martedì 27 dicembre 2011

sper 'anzi

Perchè non tutti i momenti sono giusti così io brindo ai giusti.
Non è la falsa disillusione a frenare..piuttosto viene più facile frenare i coriandoli ogni anno a capodanno.
Perchè l'illusione è cosa sacra, come il desiderio che è sempre per qualcosa che brilla solo per te. Anzi, se brilla solo per te, tanto meglio che l'hai scoperto. Poi, se anche non brilla davvero..magari è come lo smalto che da piccola ti metti..quello finto, che poi si toglie a passarci sopra il dito. Stai fresco, l'odore..l'odore..anche se della finzione non lo perdi. E' cosa vera come il resto.
Prendetevi in giro voi che ci riuscite.

mercoledì 21 dicembre 2011

Che nessuno dica: niente

Avrei dovuto saperlo, ma così come riesco a guardare solo una persona con amore incondizionato, dargli la mano quando mi viene a prendere, sapendo che tanto la lascerà tutte le volte, allo stesso modo mi aspetto che questa sia la storia da tutte le persone che incontro..e allora ho imparato a lasciare le mani. Così tutto quello che non si dice, tutto quello che fa in modo che sia troppo tardi io lo odio come le mie mani che non stringono più.
E nessuno dica che non è niente.

domenica 11 dicembre 2011

Tutto quello che volo

Nel senso pindarico. Le cose che immagino e che zampillerebbero nella realtà. Non proprio dei desideri, piuttosto delle intuizioni che vengono dai larghi occhi chiari, da come sono capaci di sorridere e di fare scorribande nelle mie paure.
Certe rivoluzioni le perdi per strada e le ritrovi al bar.

lunedì 14 novembre 2011

Solsitizio dell'ansia

Come abbiamo imparato ad aspettare? Col pc, la televisione, il cellulare e il cuore acceso. Con un pò di superstizione, lasciando l'inquietudine individuale per la relativizzazione della felicità. Anche mentre mi sto chiedendo dove sono finite alcune persone, sto rispondendo ad altre. Rispondo di me ma non a me. E se mi rasserenassi adesso, non sarei io.

venerdì 11 novembre 2011

11/11/11 avvolte ritornano

Avvolte nel rimando del rimosso, alcune idee. In pratica il Passato Pessimo. Il ricorsivo malessere madreperlato e produttivo, nonostante abbia cambiato il binario alla vista del punto peggiore.

venerdì 4 novembre 2011

Io per Natale vorrei un punk, speriamo che Gesù me lo porta (almeno per liberarsene)

Perchè a me i congiuntivi mi piace sbagliarli apposta! E anche tutto il resto. Altrimenti succede che spesso ho ragione. Quindi, niente, caro Gesù non mi piace stare troppo attenta a quello che desidero perchè sto già attenta a un sacco di cose e siccome io non mi sono giocata la fortuna nella speranza di ricevere il galeone del Mulino Bianco all'epoca, beh me la vorrei giocare adesso. Stupiscimi!

lunedì 24 ottobre 2011

Via Verdi

Se non ci fosse bisognerebbe disegnarla, e continuerebbe quasi a non esistere. Profuma di caffè corretto alla sambuca, di liquirizia, di 25 aprile con un ragazzo ben vestito per l'occasione che ti guarda con gli occhi che rendono onore al nome della strada. Verdi maiuscoli.
Ha il sapore della diritta via che non perderai, nemmeno se ci piove tanto. Ti dà il piacere degli incontri paralleli nel senso buono. Sulla strada principale fai gli incontri standard, quelli da: come va..?..bene tu...(chissà come ti chiami) su via verdi incontri quelli che non vogliono fare la strada principale. E puoi incontrare gatti generosi di coccole. Via verdi è una strada che unisce, certe volte, anche i pensieri.

venerdì 14 ottobre 2011

Scusate, credevo fosse il bagno

Con i se e con i ma non si costruiscono argomenti nemmeno a mettercene tanti. Figuriamoci a riempire di però da condividere. Non conviene a nessuno. Abbiamo preso questo vuoto e abbiamo fatto cin cin. Ma io non sono come voi. Anzi, voi.. ma cosa volete?

lunedì 10 ottobre 2011

Fiore di me

E' tornato lo spirito santo. Che per me è una una sensazione tattile sugli altri mondi o sui mondi degli altri. Succede che sei avvolto in una pace che ti dà torpore e invece ti fa muovere più veloce dei neutrini. Succede che li senti, gli altri, e riesci ad essere preso da tutti, forse un pò meno a prendere tutto.
Sembra che l'importanza dei sentimenti raggiunga la pesantezza dell'ultimo elefante sul filo della ragnatela, mentre la ballerina gli ridona l'originaria leggerezza attraversandola in perfetto equilibrio.
Puoi mettermi una mano sul cuore che ora lo posso sopportare.

domenica 25 settembre 2011

Ricerca avanzata

Mi hai dato un plaid di nebbia per coprirmi, ed io l'ho tirato sù, fin sopra agli occhi. Così non ero più  esattamente certa che ci fossi ancora. Bandite le intuizioni, riuscivo a sentire solo dove iniziavo e dove finivo, e infatti ero finita da un'altra parte. Di nuovo. Lo conoscevo il posto. Da un lato c'è il mare e dall'altra il lago e io non ho mai scelto. Correvo sulla strada che li divideva. Spesso corro sulle strade che dividono le persone, però ora: "mamma, vienimi a prendere".

lunedì 19 settembre 2011

Ad Pecoram

Cara Terry,anzi caruccia
se la questione femminile ti rompe, perchè secondo te se una è racchia deve stare a casa (ahahahahaha) e sennò Tarantini l'ha già chiamata, perchè secondo te non è vero che il ruolo della donna viene minimizzato (cara donna tangente, hai ragione, è proprio raso al suolo, lì dove stai leccando), per me dovrebbero toglierti il diritto di votare e di parlare, che "non è cazzo tuo".

sabato 17 settembre 2011

Le coppiette ti fanno ciao

Dove la scopro una sensazione nuova se non posso dire "sempre" di nulla? Va a finire che se dovesse succedere, in realtà è successo tante volte. Non so se è sufficiente il "ma ogni volta è diverso".. può essere divertente per un pò: una volta è letteratura, una volta è goliardia, una volta è amicizia, una volta è un momento intimo, ecc.

Ho bisogno di sapere che prendere una birra insieme a qualcuno rimanga un concetto inscalfibile.

sabato 3 settembre 2011

Uscita Lato Sinistro (del petto)

Avevo il vento a favore, così quando ti ho incontrato sono riuscita a restare imperturbabile, e poi ero da sola, tu no. Il che dal mio punto di vista è stato un vantaggio. Volendo avrei potuto lasciar sobbalzare il cuore a scoppio ritardato, oppure farlo più volte, a te che ti frega..a te che non c'eri, dico. Comunque non l'ho fatto, avevo saldato quel tipo di conti. Poi ti ho preso un pò in giro con gli altri, perchè il mondo per fortuna è fuori, e quello dentro -che ti riguarda- è solo un impasto di notizie maciullate di pensieri.
Banalmente penso che sarebbe piuttosto bello abbracciarsi. E che i miei pensieri sono molto meglio dei tuoi.


mercoledì 31 agosto 2011

Breath Generation

La storia antica soggetta a metanoia. So che di tante paure si può fare una forza che può solo avanzare. Per una volta il bisogno non è smembrare per riunire tutto  e vedere ordinati i cassetti pieni di spiegazioni.
Ricetta: annusare la vita, affinare l'olfatto e riconoscere la purezza. Chi si ricorda di quell'odore lo riconoscerà, e sarà q.b.

venerdì 26 agosto 2011

L'importanza di chiamarsi e..basta

Le cose sono giuste quando sono senza sassi. Così mi sono detta con calma, con lucidità. Che se scendi da un treno e la persona che vai a trovare ti aspetta dal lato opposto, è come cercare di baciarsi stando di schiena. Tutti  e due.
Allora di solito penso che la soluzione migliore sia trovare il primo posto per sdraiarsi a terra, sotto un albero, su un marciapiede, una panchina.. è lo stesso. Mi serve per ricordarmi che quello che sto facendo va preso con leggerezza, con un sorriso sonnacchioso e inevitabilmente faccio il pensiero felice che mi piacciono le mie all star. Ma mi sono piaciute anche altre scarpe. E' che sono una persona complessa.

mercoledì 3 agosto 2011

La qual spero resti servita

Se mi siedo vicino ad una signorina di bianco vestita, vicino a un castello, pezzo unico salvabile di un paese da dimenticare, che legge un libro all'ombra di un albero..non mi aspetto che mi voglia bene, ma almeno che non se ne vada solo perchè ho acceso una sigaretta. Vaccag*re cammella. In quella frazione di secondo credo di aver desiderato essere John Kennedy che sputa il fumo in faccia alla sua Jackie, nella mia testa insofferente ormai alle buone maniere. Ah, se almeno avessi avuto una pelliccia, le avrei fatto vedere come si porta ad agosto. Invece mi son tenuta la mia camicetta di disadattamento e la bigiotteria dell'indolenza, per l'uscita "elegance" della giornata.

Se poi voglio andare oltre, faccio una capriola ma per mezzo secondo sono sospesa lì, proprio sull'oltre come su un orlo..come se da un vestito passi alla pelle oppure su un precipizio.

Avrei voluto essere lei, per come mi è apparsa. E per il tempo dell'apparizione.

domenica 3 luglio 2011

Mettete porporina sui vostri desideri

Quali brutti pensieri?mi viene la tristezza per la fase ischemica dei miei ovuli. è normale. Sono costretti a suicidarsi. poi passa, basta un ormone colto al volo.
Avevo provato a dirglielo in tutti i modi che conoscevo, finchè il mio orgoglio preso da un improvviso scatto di se stesso aveva deciso che l'unica soluzione era la separazione. Per poi con i mesi e gli anni lasciare me a pizzicare la pelle, tanto per annuire sul dolorino di poi..sì, sì, esisto.
L'emozione più forte dopo allora non ce l'ho avuta, il massimo è stato incontrarlo di nuovo e provare 5 minuti la stessa cosa..ma non era un cambiamento quello.
E così, come sono cambiata? Come è cambiata la mia città in questi anni, che cosa fa il mondo per andare d'accordo con gli altri mondi, come va con la coscienza di sè?
E sarà sufficiente accettare formalmente la fine, tentando un inizio in ogni sogno?
Ma sapete, non è questa patemìa che mi costringe. Quando posso penso che è il mio essere ferma. E tuttavia non mi basta pensare che sarà tutto migliore un altro giorno. Non ci credo. Ci sono migliaia, milioni di esistenze su cui la morale, l'etica la giustizia hanno disertato. toh al massimo han timbrato il cartellino, per cui tali persone si trovano a dire che "nonostante tutto" sono fortunate.
Come mi sono resa così?Sono il prodotto di? Sono il prodotto del mio indipendente spirito che ha sbattuto i piedi di fronte agli urlatori. ho intriso gli occhi di lacrime e orrore e ho lasciato che la mia testa pulsasse di incredulità. Ecco. E dopo ho pianto un casino.


E sentivo un odore di battaglia in arrivo. Ma era una battaglia che già avevo combattuto quella del presente degli altri che mi faceva riconoscere nel mio passato. Relativizzare la propria esperienza aveva un nonsocchè di amaro, e non serviva più leccare le ferite, perchè ormai erano cicatrici. sì, potevi ancora sentirne il rilievo e forse qualcuna era ancora arrossata, ma ormai ero andata avanti, mio malgrado.
Restava nell'aria l'odore di maggio inoltrato.
C'era la voglia di nuove esperienze e l'idea di coerenza non mi importava più. Le nostre coincidenze non ti avevano riportato, e capivo che il ritorno doveva essere da un'altra parte. così mi misi all'opera, per riaverti.
Per creare un destino bisogna avere la forza d'animo di non crederci.